In questo articolo l’autore Jean Mercer spiega così il significato di alienazione parentale:
PA is a term used to describe situations in which a child or adolescent in a high-conflict divorce declares a strong preference for one parent and resists or refuses contact with the other parent, and in which other factors are also present or absent. Avoidance of one parent, in and of itself, without additional factors at work, is called visitation resistance or refusal (VRR). PA is said to be present only when a child can give no “rational” explanation, such as physical abuse, for avoidance of the nonpreferred parent, and when it is thought that the preferred parent has persuaded the child to avoid contact by expressing negative beliefs about the nonpreferred parent.
Il modello italiano Pingitore-Mirabelli prevede che si può rilevare l’AP solo fino all’età di circa 12 anni. In età adolescenziale non si può parlare di AP, a meno che il processo psicologico dell’alienazione sia iniziato in età infantile.
Nella spiegazione di Mercer non si fa cenno alcuno al sistema padre-madre-figlio e alle dinamiche relazionali disfunzionali nel suo interno, concentrando (come al solito ed erroneamente) l’attenzione soltanto sul genitore dominante e sul figlio. E il genitore rifiutato che ruolo ha?
La nostra definizione di alienazione parentale è la seguente:
L’alienazione parentale è possibile rilevarla solo nei contenziosi legali di separazione. Essa rappresenta l’impossibilità di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo tra genitore e figlio principalmente a causa dei comportamenti devianti dell’altro genitore incube. Tali comportamenti tendono a svalorizzare le capacità di comprensione e decisione del figlio fino a provocare un vero e proprio rifiuto di quest’ultimo nei confronti del genitore succube il quale rivestirà un ruolo sempre più passivo e marginale. Il processo psicologico dell’alienazione parentale determina nel figlio vittima, in relazione alla sua età e alla sua capacità di discernimento, una coartazione della sua volontà. L’alienazione parentale rappresenta la negazione del diritto del figlio alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione.
Il modello Pingitore-Mirabellli è illustrato in questo libro (Capitolo 1):

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