Nel panorama complesso e sfaccettato del Servizio Sanitario Nazionale, il ruolo dei dirigenti psicologi si configura come cruciale e strategico. Oltre alle competenze tecniche e specialistiche, un elemento imprescindibile per l’efficace svolgimento di tale incarico è il profondo senso di appartenenza alla Pubblica Amministrazione. Questo articolo si propone di esplorare il significato di tale appartenenza, analizzando i concetti di Pubblica Amministrazione, dirigente e pubblico ufficiale, e sottolineando l’importanza di valutare questo aspetto durante i concorsi per l’accesso alla dirigenza.
Cos’è la Pubblica Amministrazione?
La Pubblica Amministrazione rappresenta l’insieme di enti, organismi e strutture che operano per attuare le finalità dello Stato, garantendo ai cittadini i servizi essenziali e la tutela dei loro diritti. Essa si fonda su principi cardine quali la democrazia, l’imparzialità e il buon andamento. La democraticità dell’amministrazione è un requisito essenziale per un sistema politico democratico, come sottolineato da Umberto Allegretti: «non c’è democrazia senza che vi sia anche democraticità dell’amministrazione».
Il principio di imparzialità, sancito dall’articolo 97 della Costituzione, implica un trattamento equo e uguale per tutti i cittadini, senza interferenze o pressioni da parte di partiti politici o altri soggetti. L’articolo 98 della Costituzione, inoltre, stabilisce che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”. Il buon andamento, anch’esso previsto dall’articolo 97, si traduce nell’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, volta al perseguimento dell’interesse generale.
Essere Dirigente e Pubblico Ufficiale
Il dirigente pubblico ricopre un ruolo di responsabilità all’interno della Pubblica Amministrazione, con il compito di guidare e coordinare le attività di un determinato settore o struttura. Egli è un pubblico ufficiale, ovvero una figura che esercita funzioni pubbliche e che, in virtù di tale ruolo, è tenuto a rispettare specifici doveri e obblighi.
L’importanza del senso di appartenenza
Il senso di appartenenza alla Pubblica Amministrazione non è un concetto astratto o retorico, ma si traduce in un insieme di valori, atteggiamenti e comportamenti concreti. Un dirigente psicologo con un forte senso di appartenenza:
- Condivide i principi e le finalità del SSN, operando con passione e dedizione per il benessere della collettività
- Agisce con integrità, imparzialità e trasparenza, garantendo un servizio equo e accessibile a tutti
- Si impegna per il miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti, con attenzione all’innovazione e alla ricerca
- Promuove un clima di collaborazione e rispetto reciproco all’interno del proprio team e con gli altri operatori del SSN
Valutare il Senso di Appartenenza nei Concorsi
I concorsi per l’accesso alla dirigenza psicologica del SSN dovrebbero tenere conto non solo delle competenze tecniche, ma anche del senso di appartenenza dei candidati. Questo aspetto può essere valutato attraverso diversi strumenti:
- Curriculum vitae: analizzare le esperienze lavorative pregresse, il percorso formativo e le motivazioni che spingono il candidato a ricoprire un ruolo dirigenziale all’interno del SSN
- Colloquio orale: approfondire la conoscenza del candidato, valutando la sua capacità di relazionarsi, di lavorare in team e la sua visione del ruolo del dirigente pubblico
- Prove scritte o pratiche: proporre quesiti o simulazioni che consentano di valutare la capacità del candidato di applicare i principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza a situazioni concrete
Il senso di appartenenza alla Pubblica Amministrazione è un elemento fondamentale per i dirigenti psicologi del SSN. Esso si traduce in un impegno concreto per la tutela della salute e del benessere dei cittadini, in linea con i principi e le finalità del Servizio Sanitario Nazionale.
I concorsi per l’accesso alla dirigenza dovrebbero tenere conto di questo aspetto, valutando non solo le competenze tecniche, ma anche i valori e gli atteggiamenti dei candidati.
Solo in questo modo sarà possibile selezionare dirigenti capaci di guidare con passione e competenza il sistema sanitario verso un futuro di qualità e di equità.