Il Decreto del Commissario ad Acta (DCA) n. 13 del 23 gennaio 2025, relativo all’approvazione del “Piano regionale di potenziamento delle Cure Palliative” della Regione Calabria, rappresenta un documento cruciale per comprendere l’evoluzione e l’organizzazione delle cure palliative nel territorio calabrese. Questo articolo si propone di analizzare in dettaglio il DCA, offrendo spunti di riflessione e indicazioni operative per i dirigenti psicologi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Contesto Normativo e Motivazioni Il piano si basa su diverse normative nazionali e regionali, tra cui spiccano la legge n. 38/2010, che garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, e la legge n. 197/2022, che prevede un piano di potenziamento delle cure palliative per raggiungere il 90% della popolazione interessata entro il 2028. La necessità di questo piano nasce dalla constatazione di una rete di cure palliative frammentata e dalla necessità di adeguare l’offerta assistenziale ai bisogni attuali dei pazienti inguaribili. Inoltre, l’adozione del piano è un requisito indispensabile per accedere al finanziamento integrativo del Servizio Sanitario Nazionale a carico dello Stato.
Obiettivi del Piano Il piano mira a potenziare e migliorare l’accesso alle cure palliative nel territorio regionale, garantendo una risposta efficace e tempestiva alle necessità dei pazienti affetti da malattie croniche o terminali. Gli obiettivi specifici includono:
- Riorganizzazione dell’offerta assistenziale: Adeguare i servizi ai bisogni dei pazienti, implementando risorse economiche e potenziando gli organici nelle aziende sanitarie.
- Creazione di nuove strutture Hospice: Stabilire un equilibrio tra strutture pubbliche e private.
- Definizione di standard di appropriatezza: Individuare parametri per le prestazioni e le prescrizioni nell’ambito delle cure palliative.
- Revisione del tariffario: Aggiornare il sistema tariffario per i vari setting assistenziali della Rete di Cure Palliative.
- Attivazione di percorsi assistenziali: Creare percorsi basati sull’integrazione tra ospedale e territorio.
- Raggiungimento degli standard del DM 77/2022 entro giugno 2026.
- Raggiungimento dell’obiettivo della Legge di bilancio n. 197/2022 entro l’anno 2028 (90% della popolazione interessata)
Modello Organizzativo Il piano prevede un modello organizzativo a rete, con un coordinamento regionale e strutture di coordinamento aziendali. La rete è composta da diverse componenti:
- Struttura di Coordinamento Regionale: Supervisiona l’applicazione della legge n. 38/2010.
- Unità Organizzativa di Coordinamento Aziendale (UOCP): Coordina la rete locale di cure palliative.
- Cure Palliative Domiciliari: Offrono assistenza a casa del paziente.
- Cure Palliative Residenziali (Hospice): Forniscono assistenza in strutture dedicate.
- Cure Palliative Ospedaliere: Offrono consulenza e assistenza all’interno delle strutture ospedaliere.
L’UOCP svolge un ruolo centrale, coordinando le diverse strutture e garantendo la continuità terapeutica. La composizione organica di base dell’UOCP comprende:
- Un Dirigente medico Responsabile.
- Un Infermiere professionale con funzione di “case manager”.
- Un Assistente sociale.
- Un Assistente amministrativo.
È importante notare che queste figure devono essere dedicate e possono essere integrate, al bisogno, da altre figure professionali ritenute necessarie, tra cui lo psicologo.
Il Ruolo dello Psicologo: per gli psicologi, il piano offre diverse opportunità di intervento e di sviluppo professionale. La presenza dello psicologo è fondamentale in diversi punti della rete, tra cui:
- UOCP: Integrato nell’équipe multidisciplinare, lo psicologo contribuisce alla valutazione multidimensionale dei bisogni del paziente e della famiglia.
- Cure Palliative Domiciliari: Lo psicologo fornisce supporto emotivo e psicologico al paziente, alla famiglia e al caregiver, e contribuisce alla gestione di situazioni di crisi.
- Hospice: Insieme ad altri professionisti, lo psicologo lavora per creare un ambiente il più possibile domestico, in cui il paziente possa sentirsi a casa, fornendo supporto psicologico al paziente e alla famiglia.
- Day Hospice: Lo psicologo offre supporto emotivo ai pazienti e ai loro familiari, aiutandoli a gestire l’ansia, la paura e lo stress.
- Sostegno all’équipe: Lo psicologo fornisce supporto emotivo all’équipe curante, aiutando a prevenire il burnout e facilitando la gestione dei conflitti.
- Supporto al lutto: Lo psicologo fornisce supporto comunicativo e relazionale alla famiglia durante la fase del cordoglio anticipatorio e della successiva elaborazione al lutto.
La presenza dello psicologo è cruciale per garantire un approccio olistico alla cura, che tenga conto non solo degli aspetti fisici, ma anche di quelli psicologici, sociali e spirituali.
Formazione e Aggiornamento Il piano sottolinea l’importanza della formazione continua del personale sanitario, riconoscendo che è fondamentale implementare specifici programmi di formazione che si avvalgano della stretta collaborazione tra Università e Aziende Sanitarie Pubbliche. In particolare, vengono individuati tre livelli di formazione:
- Formazione di base (I livello): Diretta a tutti gli operatori sanitari.
- Formazione intermedia (II livello): Diretta ai medici specialisti e agli altri operatori sanitari con formazione di I livello.
- Formazione avanzata o specialistica (III livello): Diretta agli operatori che svolgono funzioni assistenziali esclusive nell’ambito delle cure palliative.
Digitalizzazione della Rete Un aspetto innovativo del piano è l’enfasi sulla digitalizzazione della rete sanitaria. La digitalizzazione mira a creare una piattaforma informatica per la gestione integrata delle informazioni relative ai percorsi di cura, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza. I sistemi software da implementare includono:
- Cartella Clinica Digitale.
- Fascicolo Sanitario del Paziente.
- Centro Servizi.
- Integrazione con la Rete del Dolore e Altre Reti.
Indicatori di Monitoraggio Il piano prevede l’utilizzo di indicatori per monitorare lo stato di attuazione della rete, tra cui:
- Numero di pazienti ricoverati in hospice.
- Soddisfazione del paziente e della famiglia.
- Numero di pazienti con piano di cure personalizzato.
- Numero di associazioni di volontariato coinvolte.
- Numero di decessi per causa di tumore assistiti dalla rete di cure palliative.
Il monitoraggio sarà effettuato semestralmente dal Settore competente del Dipartimento Salute e Welfare e dal Coordinamento regionale.
Il DCA n. 13/2025 rappresenta un importante passo avanti per il potenziamento delle cure palliative in Calabria. Per i dirigenti psicologi del SSN, questo piano offre un quadro di riferimento chiaro per l’organizzazione e l’erogazione dei servizi di supporto psicologico ai pazienti e alle loro famiglie. L’integrazione dello psicologo nell’équipe multidisciplinare e la sua partecipazione ai diversi setting assistenziali sono fondamentali per garantire un approccio olistico e personalizzato alla cura. È essenziale che i dirigenti psicologi si impegnino attivamente nel processo di attuazione del piano, partecipando alla definizione dei percorsi di cura, alla formazione del personale e al monitoraggio degli indicatori di qualità. La digitalizzazione della rete e l’integrazione con le altre reti sanitarie rappresentano un’opportunità per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi, garantendo una presa in carico globale del paziente e della sua famiglia.